lunedì 30 maggio 2011

Chiarina vs Informatici

Ok ok...avere il ragazzo che è perito informatico per certi versi è una cosa utile, soprattutto se si considera che io di computer & co. non ci capisco una mazza!

Purtroppo, però, ha da qualche tempo scoperto il magico mondo di Linux e ha deciso di tartassare noi poveri ignoranti in materia. 
Ha convinto alcuni suoi amici a convertirsi ad Ubuntu, ma ancora con me non c'è riuscito! 
Immaginate voi che testa mi ha fatto il giorno che ho avuto la malaugurata idea di fargli notare che il prof era d'accordo con quello che diceva lui! Grave errore fu quello!

 Io mi trovo così bene con il mio buon vecchio Windows XP, perchè dovrei cambiare??
E poi, si sa...chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che perde ma non sa quello che trova! 

E io sicuramente troverei un mondo in cui non ci chiappo nulla!

PS. Ci terrei a sottolineare che la risposta alla domanda "Amore mi aiuti col blog?!" è stata un secco rifiuto! :(

domenica 15 maggio 2011

Assignment 6 - Letteratura Scientifica


In ambito medico (ma non solo), l’aggiornamento professionale continuo, l’APC, è un obbligo di legge. 
Io credo, però, che un medico come si deve debba sentire dentro di sé il bisogno di aggiornamento, senza che questo gli venga imposto dall’esterno. È impensabile, infatti, che una persona sappia già tutto quello che deve sapere per svolgere al meglio la sua professione! 
Questo risulta evidente se si considera l'osservazione di Martina di qualche tempo fa riguardo alla velocità della produzione di nuova letteratura scientifica e quindi di progresso medico-scientifico. 
L’aggiornamento e la voglia di imparare sempre cose nuove deve essere alla base della professione medica, se si vuole diventare buoni medici, come il babbo di Andreas, che ricercava nella biblioteca medica la diagnosi che non gli era balenata in mente in un primo momento e che non liquidava i suoi malati con una richiesta di visita specialistica e chi s'è visto, s'è visto. 

Noi, rispetto a lui, siamo molto fortunati, dal momento che possediamo internet e in particolare PubMed. 



PubMed è una straordinaria banca dati che riunisce tutte le pubblicazioni scientifiche che riguardano l’ambito medico. Basta impostare la ricerca e subito appaiono migliaia di risultati concernenti l’argomento che volevamo approfondire. È uno strumento indispensabile per il medico. Ricordo, durante il tirocinio che ho svolto nel primo semestre, che un giorno arrivò in reparto un uomo con segni e sintomi che al medico di turno non facevano venire in mente nessuna diagnosi. Allora egli si piazzò alla scrivania, di fronte al computer e dopo aver sfogliato libri e fatto ricerche su internet, trovò proprio su PubMed la risposta che stava cercando. 

L’unico problema di questo software è l’accessibilità degli articoli. Solo pochi, infatti, sono accessibili direttamente a tutti; la maggior parte fanno parte di riviste alle quali è necessario essere abbonati. Per noi, che siamo immatricolati all’Ateneo fiorentino, esiste un metodo per poter vedere anche tutti quegli articoli che fanno parte di riviste a cui è abbonata l’Università. E per tutti gli altri? Certo, esistono siti Open Access, ma qui gli articoli possono essere scritti da chiunque e non sono sottoposti a peer-reviewing, come invece accade per PubMed. 
E allora, perché precludere ai non abbonati l’accesso ad uno strumento così straordinario e fondamentale per l’esercizio della professione?

lunedì 25 aprile 2011

Lapide ad ignominia

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Piero Calamandrei

 

mercoledì 20 aprile 2011

Delicious (Assignment 4)

Quando ho letto per la prima volta il testo dell'Assignment 4 ho pensato che un servizio come quello offerto da  Delicious fosse abbastanza inutile. 

In fondo, io utilizzo sempre lo stesso computer e i miei Preferiti se ne stanno là belli comodi nella loro barra!

Beh...ultimamente ho avuto dei disguidi con il mio buon caro vecchio router, che carinamente riufiutava di accendersi, o comuqnue, anche se lo faceva, non si faceva trovare!
(e non si facevano trovare nemmeno reti wireless non protette, da cui scroccare una connessione!)

In questo modo ho molto rivalutato l'utilità di Delicious.
(Chi non cambia mai la propria opinione ha il dovere assoluto di essere sicuro di aver giudicato bene sin da principio, diceva Jane Austen)

In fondo, se quel simpaticone del mio router continua a farmi questi scherzetti, dovrò usare un computer diverso dal mio e i Bookmarks online possono rappresentare un buon modo per velocizzare la pratica.
Così è nata anche la mia lista di Bookmarks!

sabato 16 aprile 2011

Un ospedale...accogliente!

Ai TG e sui giornali si sente e si legge spesso di casi di malasanità.
 
Si sa, l'ordinario non fa notizia.
 
Perchè un fatto possa essere riportato sulla stampa deve essere qualcosa di diverso da quello che ognuno si aspetta.
E questa necessità giornalistica porta inevitabilmente a parlare dell'ospedale come un luogo in cui i medici, gli infermieri e gli altri operatori non fanno il loro dovere.
 
Certo, ci sono anche quelli...

ma oggi voglio riportare la commovente lettera di uomo, che ha scritto ad un giornale web per raccontare la sua esperienza positiva all'interno del Pronto Soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Empoli.
 
Eccola qua:

“Volevo ringraziare di cuore il personale del pronto soccorso di Empoli dove sono stato spesso nelle ultime settimane per la lunga agonia di mio padre. Sono vedovo da un anno con due bambine dopo la perdita di mia moglie per una brutta malattia. Il pronto soccorso viene spesso criticato per il sovraffollamento, ma devo dire che il personale, soprattutto le ragazze dell'accoglienza, in particolare la signora Anna Lisa, sempre sorridente,solidale con noi familiari, disponibile a tutte le richieste delle persone, ci ha dato un grande sostegno anche psicologico. Ringrazio ovviamente anche i medici e gli infermieri.
Ho girato vari ospedale ma quello di Empoli ha messo a disposizione dei cittadini diverse figure che si intersecano tra di esse per venirci incontro. Il mio dolore dopo la perdita di mio padre è grande, devo ringraziare di cuore anche il cappellano dell’'ospedale che ci ha confortati fino che al decesso del mio babbo standomi accanto fino a notte fonda. Sicuramente il mio periodo è stato tortuoso, ma porterò nel cuore sempre queste persone che hanno messo a disposizione grande serietà e professionalità.

Anche le mie bambine, quando ho citato più volte l'ospedale hanno sempre il ricordo e fanno sempre riferimento alla signora con la giacca rossa che le ha fatte disegnare, le ha guardate, ha dato loro da bere e mangiare, ma soprattutto le ha donato serenità e dolcezza.

Ringraziamo di cuore"

Stefano, Alice e Alessia

Fonte: Gonews.it